Il laboratorio


Il Laboratorio CAPIRE è un laboratorio d’Ateneo della Università della Calabria, istituito dal Senato Accademico nell’adunanza del 24 ottobre 2024 – ai sensi dell’art. 3.1 comma 2 dello Statuto, dell’art. 40 comma 8 del Regolamento di Ateneo e dell’art. 22 del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali del Regolamento del DISPeS

Esso ha come finalità quella di supportare le attività di ricerca scientifica, di didattica e di servizio del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DISPeS) dell’Università della Calabria (UniCal).

Le tematiche di riferimento del Laboratorio CAPIRE, in via prioritaria ma non esclusiva, sono le seguenti:

Migrazioni e Politica

Il fenomenno migratorio e le sue correlazioni con i fenomeni legati alla politica costituiscono l’asset privilegiato di questa prima tematica. Si intende offrire lo spazio allo studio, all’analisi ed alla riflessione teorica ed empirica sui mutamenti che le trasformazioni indotte dalle dinamiche migratorie producono sulla sfera della politica all’interno dei diversi ambiti territoriali. Si prenderanno in esame i mutamenti istituzionali, organizzativi, culturali ed i diversi aspetti di governance che da essi derivano

Soggettivazione/desogettivazione istituzionale del migrante nella società digitale

Tale tematica è mirata ad analizzare e approfondire le dinamiche del rapporto tra lo straniero e le autorità pubbliche in una prospettiva giuridica, nei processi di riconoscimento e fruizione della soggettività personale, sia per quanto riguarda i meccanismi di integrazione sociale, sia nel loro rapporto con l’inclusione economico-lavorativa, per quanto concerne la dimensione istituzionale e i processi derivanti dalla rappresentazione del soggetto nella società digitale.

Generi, sessualità, migrazioni.

Tale tematica è mirata ad analizzare e approfondire le dinamiche che si concentrino sull’esperienza della dislocazione, della ridefinizione delle identità e delle dimensioni relazionali, considerando proprio le esperienze di dislocazione e le trasformazioni nelle relazioni di genere che le migrazioni producono uno stimolo necessario alla rielaborazione/ ridefinizione di concetti e categorie analitiche usate per la lettura dei fenomeni migratori più recenti.

Dinamiche migratorie, discriminazioni e soggettivazione.

Tale tematica è mirata ad approfondire linee di ricerca e di riflessione che intendono esplorare i processi di costruzione delle discriminazioni e le possibili azioni di decostruzione delle stesse, soffermandosi sui processi di soggettivazione/desoggettivazione delle persone con background migratorio. In particolare, si intendono valorizzare gli aspetti di ricerca che si focalizzino da un lato sulla percezione e l’esperienza della discriminazione all’interno di una prospettiva sia teorica, sia empirica in diversi ambiti sociali e istituzionali, dall’altro sui percorsi di auto-riconoscimento di persone e gruppi discriminati all’interno di pratiche, interventi e narrazioni in una prospettiva interdisciplinare che ne osservi la dimensione multipla e intersezionale.

Soggettività resistenti: arte e spazi mediali nelle migrazioni

Tale tematica riguarderà linee di ricerca e di riflessione che mettano in evidenza forme di arte e di art-attivismo diasporico, sia dal punto di vista teorico (es. arti come strumento di inclusione; arti come affermazioni del sé- resistente; arti come narrazioni contro-egemoni), che dal punto di vista esperienziale (es. specifiche narrazioni artistiche del sé e dell’altro), al fine di comprendere come questi strumenti permettano di elaborare soggettività proprie all’interno dei conflitti che emergono dalla divisione sociale del lavoro e dalla creazione di frontiere multiple, evidenziando la funzione di disidentificazione che l’arte svolge rispetto le forme di socializzazione degli individui e di costruzione dei soggetti. Anche la dimensione mediale connessa alle migrazioni sarà presa in considerazione, con particolare attenzione alle narrazioni transnazionali dell’esperienza migratoria, il loro ruolo rispetto alla riproduzione/ricostruzione di un immaginario migrante, e nella possibile definizione di una memoria migrante.